A Mariotto, un piccolo paese della Puglia, sta per svolgersi la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo, quando l’interprete di Gesù, il parrucchiere Michele, si siede sulla corona di spine e si ferisce. Jusuf, per eccesso di disponibilità con tutto il paese, collabora anche con l’amico parroco, prestandosi come tecnico delle luci, audio e altro ancora.
Involontariamente è mandato allo sbaraglio dallo stesso parroco Don Nicola e sostituisce Michele: si tratta, però, di un musulmano che porterà sulle sue spalle la croce del Cristo. È l’inizio del Calvario: la storia fa il giro del mondo e Mariotto si spacca in due, tra sostenitori e calunniatori. Parallelamente, si svolge la campagna elettorale per scegliere il nuovo sindaco. La battaglia si fa sempre più accesa e ingarbugliata.
Anche Jusuf, ormai soprannominato da tutti “Ameluk”, entra, anche in questa occasione involontariamente, nei giochi politici locali e diviene, suo malgrado, il candidato “messia” di una colorita e non ben identificata lista cittadina. Per di più, a complicare la sua vita ci pensa anche l’amore e la difficile scelta tra: una moglie opportunista e fragile, manipolata da una madre arcigna e spietata, e un’amica amorevole e da un carattere deciso. Alla fine, in quest’atmosfera colorata, ricca di personaggi che sono un omaggio al fumetto del grande Andrea Pazienza, ricca di momenti esilaranti e drammatici, toccherà proprio al povero Cristo musulmano riportare la pace nel paese.
“Il mio più intimo desiderio è realizzare la fratellanza fra gli uomini: indù, musulmani, cristiani, parsi, ebrei. Non vi è limite all’estensione dei nostri servizi ai nostri vicini al di là delle frontiere fatte dagli stati. Dio non ha mai creato frontiere.”
Nell’estate 2005, ero a Bitonto, il mio paese d’origine a pochi chilometri da Bari, a bere con alcuni amici dell’ottimo Primitivo nella città vecchia. Con noi, c’erano due marocchini perfettamente integrati – tanto che parlavano con una perfetta cadenza dialettale. Mi colpì la loro voglia di far parte del gruppo e la naturale capacità dei miei amici di farli sentire italiani. A nessuno di noi sarebbe venuto in mente di dire : “Ah, ma sono musulmani!”
Il giorno successivo, assistei a una processione sacra. Due degli amici incontrati la sera precedente portavano in spalla la statua di un santo. Una strana idea mi fece sorridere: “E se accanto a uno dei due italiani, chiari e cattolici, ci fosse uno dei due marocchini, scuro e musulmano?” Magari per un’emergenza, per sostituire un amico. Sarebbe mai venuto in mente a qualcuno di dire: “Sacrilegio! Quello è un musulmano!”
Da lì nacque l’idea per “Ameluk”: ambientare in un piccolo centro, tra gente semplice, l’eterna diatriba tra cristiani e “infedeli” in tutte le sue declinazioni, dal drammatico al comico.
Crediamo che la situazione sociale italiana e gli eventi rivoluzionari ancora in corso nel sud del Mediterraneo rendano “ Ameluk” un film attuale. Questi i motivi per cui crediamo che questo film sia importante oggi:
Cinema Armenise
dal 9 Aprile
Cinema Elia
dal 9 Aprile
Cinema Il Piccolo
dal 9 Aprile
Cinema UCI
dal 9 Aprile
Cinema Colonna
Cinema Paradiso Recupero
Cinema Beltrade
dal 30 Aprile
Cinema Sereno
dal 1 Maggio
Cinema Slow
dall’8 Maggio
CinemaTeatro Spadaro
il 14 Maggio
Cinema Verdi
dal 15 Maggio
Cinema Nuovo Aquila
dal 21 Maggio
CAST TECNICO
Regia | MIMMO MANCINI |
Soggetto | MIMMO MANCINI, CARLO DELLONTE |
Sceneggiatura | MIMMO MANCINI, CARLO DELLONTE |
Direttore della fotografia | MARCELLO MONTARSI |
Scenografia | BIAGIO FERSINI |
Costumi | SABRINA BERETTA |
Musiche | LIVIO MINAFRA |
Montaggio | LUCIANA PANDOLFELLI |
Fonico | MARCO PAROLLO |
Direttore di produzione | BENEDETTA ALTISSIMI |
Organizzatore generale | ALBERTO BRUSCO |
Produttore | LUIGI RICCI, ANDREA MATTEI, BARBARA SPERINDEI |
Una produzione | RM CONSULTING srl e BARBARA SPERINDEI |
Distribuzione |